Un interprete d’eccezione per un grande industriale italiano

Un messaggio attuale per imprenditori attuali

Recensione libro, a cura di Laura Rainone

Pensare e progettare, progettare per lavorare e per cambiare la realtà di un Paese: un messaggio quanto mai attuale questo, frutto della mente visionaria di un uomo come Adriano Olivetti.

“Una sorpresa italiana”, recita nel titolo il libro che questo mese proponiamo, edito da Rizzoli nel maggio 2001 e scritto da Giorgio Soavi, che così si esprimeva a proposito di quell’uomo che seppe non solo ipotizzare ma anche attuare un nuovo modo di lavorare.

Tanti anni sono passati dall’apparire delle grandi idee di Olivetti, create come solo “un eroe” può fare. Si un eroe lo definiva Soavi, che non solo gli fu vicino nel lavoro, ma seppe accompagnare il suo coraggio e appoggiare le sue novità fin dal tempo della rivista “Comunità”, il mensile di cultura e politica che Adriano Olivetti aveva fortemente voluto.

Nella primavera del 1948, “l’incontro con Adriano avvenne nel suo ufficio – scrive Soavi – in quella grande fabbrica di vetro e cemento progettata dagli architetti Figini e Pollini, due nomi che sarebbero diventati familiari anche a me, che ignoravo l’esistenza di tutta l’architettura moderna”.

Proprio quella fabbrica divenne la prova del fatto che qualcosa in Italia poteva cominciare a cambiare. Ma quel “progetto di vita e di lavoro”, così chiaro per il sogno di Olivetti, è ancora oggi un disegno compreso da pochi, e chiunque tenti di avvicinarsi a quello spirito geniale non sempre è in grado di coglierne i valori più profondi.

Giorgio Soavi è stato poeta, romanziere, giornalista e appassionato di arti figurative.

WordPress Cookie Plugin by Real Cookie Banner